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Percorsi in Mountain Bike in Val d'Ayas

Percorsi in Mountain Bike in Val d'Ayas

di Massimo Bellossi

La Val d'Ayas è una delle vallate laterali della Valle d'Aosta ed è incuneata tra la Valle di Gressoney e quella di Cervinia arrivando fino alle propaggini del gruppo del Monte Rosa.
Percorrendo l' autostrada Torino-Aosta, si esce al casello di Verres, si attraversa la strada statale ed appena entrati in Verres si seguono le indicazioni per Ayas.
Si attraversano nell'ordine i comuni di Challant St.Victor (Km. 5), Challant St.Anselme (Km. 12), Brusson (Km. 18) e la successiva frazione di Extrapieraz (Km. 20) e si entra quindi nell' area del comune di Ayas le cui frazioni principali sono Periasc, Champoluc, Antagnod, St. Jacques.
I percorsi descritti, pur non essendo la lista esaustiva, sono - a mio giudizio - quelli più interessanti, suggestivi ed impegnativi.
Tutti i percorsi sono completamente percorribili da metà Maggio fino a Ottobre inoltrato.

Buon divertimento !!

L'ebbrezza della discesa




Indice Percorsi




Percorso #01 : Periasc - Ponte di Amponey - Mascognaz - Vallone di Mascognaz
Lunghezza 9,5-10Km - Dislivello 850m

Si arriva a Periasc (1.500 msl) dopo circa 23Km da Verres.
Si può lasciare la macchina nella zona adiacente al punto in cui la strada attraversa il torrente Evancon.
Stando sulla destra della strada si prosegue lasciando alla propria destra l'albergo.
Dopo circa 100m si attraversa verso sinistra un ponticello in ferro.
Qui vi è l'unico punto ove è possibile rifornirsi d'acqua fino al paesino di Mascognaz.
Si prosegue attraversando il paese vecchio fino a riportarsi sulla strada.
Si riattraversa il torrente e costeggiando il parco giochi si cominica a percorrere la strada sterrata.
Dopo circa 150 metri si incrocia il sentiero. Si gira a sinistra e, senza più attraversare il torrente, si segue il sentiero per circa 2,5 Km incontrando dapprima una vecchia segheria e quindi un laghetto per la pesca sportiva.
Questo primo tratto di sali-scendi, escludendo un paio di rampe, non presenta grosse difficoltà in termini di pendenza.
In alcuni tratti in salita è peraltro abbastanza tecnico per la presenza di radici e pietre in mezzo al sentiero.
Circa 300m dopo aver superato la pesca sportiva, all' altezza del Ponte di Amponey (1.540 msl) il sentiero incrocia la strada sterrata.
Si sale sulla destra e si prosegue su un fondo abbastanza regolare per circa 3km fino ad arrivare a Mascognaz (1.850 msl) dove è possibile rifornirsi d'acqua.
Mascognaz è un vecchissimo insediamento della comunità Walser ed è una delle località più belle della Val d'Ayas.
Da Mascognaz si riprende la strada sterrata e si prosegue la salita in mezzo al bosco per un tratto di circa 800m che in certi punti ha pendenze vicino al 20%.
Si arriva quindi all' alpe e, attraversato il torrente, si prosegue per circa 1Km di strada con pendenze decisamente più agevoli fino ad arrivare ad un doppio tornante in prossimità di un gruppo di alpi abbandonate.
Superato un bivio sulla sinistra, si continua a salire per circa 600m.
In questo tratto l'ascesa è resa alquanto difficoltosa sia dalla pendenza sia dal fondo stradale molto irregolare.
Si arriva quindi ad un'alpe (2.200 msl) dove, limitatamente al periodo estivo (da metà Luglio a fine Agosto), è possibile fare rifornimento di acqua.
La strada, dopo una breve discesa, torna a salire per circa 1,5Km fino ad arrivare a fondo valle in corrispondenza di una vecchia alpe (2.350 msl) quasi sempre disabitata e dove non sempre si trova acqua.
Da qui, lasciando le biciclette, è possibile proseguire a piedi, arrivando dopo circa 1 ora al Colle Palasina (2.650 msl) e quindi ai Laghi Palasina (2.500 msl).
La discesa avviene sullo stesso percorso dell' andata salvo, arrivati al Ponte di Amponey, prendere la strada asfaltata evitando il sentiero.
Viceversa i più temerari - vi sono alcuni tratti non esposti ma molto ripidi - possono tentare di caricarsi la bicicletta in spalla e, arrivati al colle, scendere ai Laghi Palasina e quindi andare a prendere la strada sterrata che scende a Estoul - Brusson (vedi Percorso 5) per poi riprendere la strada asfaltata risalendo fino a Periasc.

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Percorso #02 : Champoluc - St. Jacques - Pian di Verra Inferiore - Pian di Verra Superiore
Lunghezza 9 - 9,5 Km - Dislivello 800m

Si arriva a Champoluc (1.560 msl) dopo circa 26Km da Verres.
Attraversando tutto il paese si può lasciare la macchina nel parcheggio degli autobus.
In alternativa si può proseguire in macchina per altri 2Km e parcheggiare nel piazzale di fronte alle sciovie in località Frachey o addirittura tentare di lasciare la macchina nella piazza di St.Jacques.
Partendo dal parcheggio di Champoluc, si può seguire per circa 1,5Km il torrente Evancon percorrendo una delle due strade sterrate che lo costeggiano sui due lati fino ad arrivare al parcheggio in località Frachey.
Qui di fianco al Ristorante/Creperies si può fare rifornimento d'acqua.
Percorrendo quindi la strada asfaltata per circa 1Km si arriva nella piazza di St.Jacques (1.650 msl) dove conviene fare rifornimento d'acqua in quanto lungo il percorso non vi sono più fontane fino al Pian di Verra Inferiore.
Lasciando la piazza di St.Jacques si procede per circa 300 m lungo la strada asfaltata fino ad arrivare, al termine di una rampa, ad un bivio (bivio2 - vedi anche Percorso #03) in corrispondenza di una colonnina in pietra posta in mezzo alla strada.
Si prosegue girando a destra in leggera salita. Dopo circa 100 m finisce l'asfalto e comincia la strada sterrata.
Il tratto che segue fino ad arrivare al Pian di Verra Inferiore, circa 3Km con una ventina di tornanti, non ha pendenze molto impegnative ma è reso difficoltoso dal fondo stradale che in certi punti è alquanto sconnesso.
Finito il tratto a tornanti si arriva al Pian di Verra Inferiore (2000 msl).
A questo punto la strada procede in falso piano per circa 1 Km.
Alla fine del piano si riattraversa il torrente sulla destra.
Da questo punto parte anche il sentiero - non percorribile in bicicletta - che in 20 minuti di camminata porta al Lago Blu.
Appena attraversato il torrente vi è una sorgente d'acqua.
La strada ricomincia a salire a tornanti per circa 1,5 Km fino ad arrivare all'imbocco della morena.
Qui inizia il pezzo più difficile in quanto la strada, costeggiando il lato destro della morena, continua a salire in un'unica rampa per circa 1 Km.
La pendenza aumenta, la carreggiata si stringe ed il fondo stradale peggiora.
Inoltre in questo tratto, soprattutto nei mesi di Luglio-Agosto, si è spesso costretti a fermarsi per lasciare passare i fuoristrada che fanno servizio taxi fino al Piano di Verra Superiore per gli alpinisti che proseguono per i rifugi Mezzalama o Lambronecca in prossimità del ghiacciaio.
Finita la rampa, la strada migliora e dopo alcuni saliscendi si arriva al Piano di Verra Superiore (2350 msl).
Qui lo scenario è molto bello anche se di anno in anno appare - purtroppo - sempre più evidente la riduzione del ghiacciaio.
La discesa, con tutta la cautela del caso, avviene sullo stesso percorso dell'andata.
Di tutte le escursioni descritte, la discesa dal Pian di Verra Superiore fino a St.Jacques è sicuramente una delle più faticose in quanto il pessimo fondo stradale non consente di prendere troppa velocità ed obbliga a lavorare costantemente con i freni.

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Percorso #03 : Champoluc - St. Jacques - Bivio3- Alpe Nana Inferiore - Alpe Nana Superiore - Alpe Tournalin
Lunghezza 10,5 - 11 Km - Dislivello 950m

Fino al bivio 2 vale quanto detto per il percorso nr. 2. Si raccomanda di fare scorta d'acqua a St.Jacques.
Arrivati alla colonnina in pietra si gira a sinistra attraversando il torrente e si prosegue sulla strada asfaltata per altri 300m.
Qui comincia la strada sterrata. Dopo circa 800m si arriva, in corrispondenza di un falsopiano, ad un bivio (vedi variante #03.1 - bivio 3).
Si prosegue sulla sinistra. Dopo circa 2 Km di salita non troppo ripida e su un fondo abbastanza regolare, superate alcune alpi, si arriva all' Alpe Nana inferiore (2050 msl).
In prossimità di una alpe si incrocia una strada sterrata che prosegue in piano, parallelamente al canale Cortot, sia verso destra (vedi variante #03.1) che verso sinistra (vedi variante #03.2).
Proseguendo la salita dopo circa un altro Km si arriva all' Alpe Nana superiore (2150 msl).
La strada prosegue in leggera salita in mezzo al vallone e quindi, superati due tornanti, torna a salire in modo più deciso.
Subito dopo il secondo tornate si incontra una alpe dove, talvolta è possibile rifornirsi di acqua.
Superata la alpe, la strada torna a salire in un'unica, ripida, rampa per circa 1,5 Km.
Finita la rampa, nel punto dove la valle torna a stringersi, ricominciano i tornanti e dopo circa altri 2 Km si giunge all' Alpe Tournalin (2500msl) dove, nei mesi centrali estivi, è possibile fermarsi - e rifocillarsi ! - al rifugio.
La discesa avviene sullo stesso percorso dell'andata salvo optare per una delle due varianti una volta giunti all'Alpe Nana inferiore.
Viceversa i più temerari possono proseguire - lungo il sentiero intervallivo - con la bicicletta in spalla e, arrivati al colle (2650msl) scendere nella adiacente valle di Valtournache.

Il percorso numero tre



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Variante #03.1 : Bivio3 - Canale Cortot - Alpe Nana Inferiore
In attesa di ricevere maggiori informazioni

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Variante #03.2 - Alpe Nana Inferiore - Canale Cortot
In attesa di ricevere maggiori informazioni

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Percorso #04 : Champoluc - St. Jacques - Crocetta - Mandrie - Bivio 4
Lunghezza da Champoluc 6,5 Km - Dislivello 400m

Partendo da Champoluc si arriva a St.Jacques (vedi percorsi 1-3) dove conviene fare rifornimento d'acqua.
Si ridiscende la strada asfaltata per un centinaio di metri e si imbocca il bivio a sinistra seguendo l'indicazione Crocetta.
La strada asfaltata procede per circa 300 metri.
Arrivati al parcheggio antistante il Rifugio Casale (1665msl), si prosegue sulla sinistra sulla strada sterrata.
Il tratto che segue (poco più di 2 km) è subito molto impegnativo ed alterna diversi tornanti a lunghe rampe, con forti pendenze, rese alquanto difficili anche dal fondo in molti punti sabbioso a causa del frequente transito di camion ed altri mezzi.
Si arriva quindi su un falsopiano in corrispondenza della partenza della seggiovia delle Mandrie (circa 1950msl).
Si prosegue lasciando la seggiovia sulla propria sinistra; la strada riprende a salire per alcune centinaia di metri fino ad arrivare ad un bivio (Bivio4).
Da qui è possibile proseguire verso il Crest (Variante 4-1) oppure salire in direzione Taconet-Lago della Forca (Variante 4-2).

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Variante #04.1 : Bivio4 - Soussun - Crest
Lunghezza da Bivio 4 1,5 Km - Dislivello -50/+100m

Si prosegue sulla destra. La strada sterrata scende per un breve tratto fino ad arrivare il località Soussun (1900msl) e quindi riprende a salire per circa un chilometro fino a Crest (2000msl).
Da Crest si può approfittare per proseguire verso Cuneaz (2065msl) e visitare quello che fino a poche decine di anni fa era il più alto insediamento abitato tutto l'anno della Val d'Aosta.
Si può quindi rientrare a Champoluc ripercorrendo la strada dell'andata oppure (ma accertatevi di avere freni perfettamente funzionanti) arrischiare la discesa lungo il Pistone (molto ripido in alcuni punti).
Se viceversa non ne avete ancora abbastanza, allora via verso il Lago delle Rane!

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Estensione #04.1+ : Lago delle Rane - Belvedere - Lago Contenery - Lago Ciarcerio - Lago della Forca - Colle della Bettaforca
Lunghezza da Crest 7-8 km - Dislivello +300/-50/+150/-100/+400

Da Crest, fatta scorta d'acqua, si prosegue in direzione del Lago delle Rane-Belvedere.
Il primo tratto è decisamente ripido e, difficilmente, si riesce ad evitare di spingere la bicicletta.
Superati i primi due tornanti, la pendenza torna ad essere accettabile e si riesce a proseguire pedalando fino al Lago delle Rane (2150msl) dove è possibile fare rifornimento d'acqua ad una sorgente posta alle spalle del laghetto.
Si prosegue quindi abbastanza agevolmente, costantemente con la vista sul Cervino, fino ad un falsopiano.
Fatte poche centinaia di metri si giunge ad un bivio: proseguendo verso sinistra si arriva al Belvedere (2300msl) dove, volendo, è possibile concludere le proprie fatiche infilando le gambe sotto il tavolo!!
Ma così facendo si perderebbe la parte più interessante (!) dell'escursione.
Proseguendo, la strada scende per alcune centinaia di metri fino ad arrivare in una conca dove è possibile ammirare uno dei più bei laghetti del circondario, il Contenery (2250msl). Purtroppo negli ultimi anni, causa i lavori sulle piste di sci e la deviazione dei ruscelli che lo alimentano, difficilmente è possibile ammirarne le acque oltre la metà di Luglio. Superato il Contenery, la strada riprende a salire dapprima lentamente e quindi, superato il tornante, in maniera tanto decisa da non consentire di pedalare. Si spinge la bici per alcune centinaia di metri fino a giungere, in prossimità dell'arrivo di una seggiovia, al Lago Ciarcerio (2370msl). Si prosegue in leggera discesa per circa 800 metri. Al bivio, avendo più in alto sulla propria destra l'arrivo della seggiovia delle Mandrie, si gira a destra e si ricomincia a salire abbastanza agevolmente in mezzo a delle rocce fino ad arrivare al Lago della Forca (2320msl) e quindi, in leggera discesa, fino alla partenza della seggiovia della Bettaforca (2300msl). Da qui parte l'ultima rampa, estremamente impegnativa sia per la pendenza che per il fondo alquanto sconnesso. Sono oltre due chilometri da fare quasi tutti a spinta. Ma ne vale sicuramente la pena: arrivati al Colle della Bettaforca (2700msl) è possibile ammirare un panorama splendido dominato dalla parte più spettacolare ed imponente del ghiaccio del gruppo del Monte Rosa e, inoltre, rifocillarsi al rifugio posto di fronte all'arrivo della seggiovia che sale dal versante di Stafal. Il ritorno è sullo stesso percorso dell'andata (salvo optare per una discesa verso Stafal-Gressoney la Trinitè). La prima parte della discesa è abbastanza faticosa ed impegnativa. Giunti alla partenza della seggiovia si può proseguire direttamente verso il Lago della Forca -Taconet-Mandrie (vedi variante 4-2) oppure, stando completamente sulla destra del vallone, prendere la strada sterrata in direzione della località di Resy (2000msl) dove è possibile rifocillarsi in uno dei rifugi, ma da dove non è possibile proseguire oltre (salvo caricare la bici in spalla e percorrere il sentiero nel bosco fino ad arrivare sulla strada sterrata che porta al Pian di Verra – vedasi percorso nr. 2). Altra alternativa per la discesa: dalla partenza della seggiovia della Bettaforca si può imboccare la pista di sci non eccessivamente ripida salvo alcuni punti in corrispondenza dei due tornanti. Seguendo questa strada si arriva ad incrociare la strada sterrata che dalla Crocetta sale alle Mandrie.

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Variante #04.2 : Bivio4 - Taconet (Rifugio Paradisia) - Lago della Forca - Colle della Bettaforca
Lunghezza da Bivio_4 6km - Dislivello +750/-50

Da Bivio 4 si prosegue sulla sinistra in leggera salita.
Dopo un paio di tornanti si arriva al Taconet (2090msl) noto anche come Rifugio Paradisia per essere stato utilizzato per alcune riprese del film “Tutta colpa del Paradiso”.
Da qui in poi la strada ricomincia a salire con un discreta pendenza.
Si supera un'alpe dopo circa un chilometro (è l'ultimo punto dove è possibile rifornirsi d'acqua) e si procede quindi in direzione del Lago della Forca (2320msl) e quindi fino al Colle della Bettaforca.
Per il ritorno vale quanto descritto per la variante #04.1 salvo optare per una salita al Lago Ciarcerio per poi ripercorre tutta la Variante #04.1 al contrario (Ciarcerio-Contenery-Belvedere-Crest).

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