Marco fa il botto a Morgex

Iniziata sotto i migliori auspici, si è conclusa benissimo la trasferta Off Road al Licony Trail.

Al via ci siamo schierati in 17, ovviamente uno ha dovuto dare forfait per evitare che la sfortuna si accanisse su di noi, così Marco Perini (cui per tradizione Morgex porta male) si sacrifica e si ferma dopo il primo giro nella lunga, permettendo a tutti gli altri 16 di arrivare in fondo.

Iniziamo dalla gara corta, quella già nota avendoci partecipato in massa lo scorso anno: 25 km di sviluppo e 1.600 metri di dislivello positivo, quasi tutti da affrontare in un'unica lunghissima salita.
La partenza alle 9:00 ha fatto sì che si evitasse da un lato il caldo della parte centrale della giornata e, dall'altro, ha permesso ai più di evitare la pioggia.
Solito tifo lungo i sentieri e in centro paese, grande accoglienza e partecipazione da parte della popolazione.

Primo dei nostri portacolori è stato Andrea Vandoni che in poco più di tre ore è ritornato a Morgex dopo aver toccato gli oltre 2000 metri del Licony.
A seguire gli altri con uno Stefano Finizio che finalmente torna alle gare e che funge da riferimento per alcuni neofiti del mondo del trail.

La gara lunga ha visto il debutto con il botto di Marco Frigerio sulla distanza (Marco non ha mai corso più di 40km in un trail).
Il percorso era parecchio impegnativo con quasi 62km (un cambio all'ultimo momento dovuto alla chiusura di un ponte) e appena meno di 3.500 mt di D+.
Marco (ma lascerò a lui raccontare i particolari) è partito quasi a digiuno e dopo aver corso per 4 km per arrivare alla partenza e si è infilato subito nel gruppo di testa, incurante del fatto che ci fossero alcuni nomi sacri della corsa in montagna (tra tutti cito Franco Collé e Dennis Brunod arrivati poi primi a parimerito).
Lungo la salita iniziale ha, saggiamente, lasciato che lo riprendessero in tanti ed è arrivato al ristoro di Planaval in 14esima posizione. Poi ha fatto valere la sua abilità su piano e discesa e a mezza gara, al passaggio intermedio di Morgex era decimo. Sulla salita verso Arpy ha recuperato altre due posizioni e nel lungo tratto finale, nonostante un problema serio ai piedi (in discesa correva con le dita rattrappite per il dolore agli alluci) ha guadagnato ancora una posizione, giungendo settimo uomo (ottavo assoluto perché ha ceduto 4 minuti a Francesca Canepa, la regina italiana degli ultratrail).
Insomma, una prestazione da incorniciare, resa ancora più fulgida dall'umiltà di Marco, che all'arrivo faceva festa a tutti gli altri senza raccontare della sua impresa.

Secondo Road all'arrivo un maiuscolo Paolo Scaricabarozzi in nove ore tonde. E poi tutti gli altri, da Matteo Zardini ad un redivivo Max Marta sempre sorridente e sempre di fretta.

Alla festa finale, con sorteggio di ricchi premi, l'abbiamo fatta da padroni vincendo cesti, scarpe, bigletti d'ingresso alle terme, soggiorni a Morgex e perfino un copripiumino.
E poi tutti a godere dell'ospitalità, creando un gemellaggio Morgex - Milano, cui bisognerà far onore ritornando alla prossima edizione.

Prima di chiudere un mio personale parere sui posti che abbiamo attraversato.
Sono le mie montagne, i luoghi in cui amo correre.
Mi sentivo un po' il padrone di casa che, invitando gli amici per una cena, vuole che tutto sia in ordine. E Morgex e i suoi abitanti non mi hanno deluso.
Ringrazio qui Mimmo Domenighini (assessore del Comune, ma prima ancora anima della gara e della festa) ed Eliseo Lumignon (che conosce i dintorni di Morgex come il palmo della sua mano e che ha disegnato i percorsi).
Buone corse
Franz

Questi i risultati dei Road in gara: