Una bella trasferta in quel di Vicenza, organizzata all'ultimissimo momento con l'amico Riccardo Biffi.
Sabato si è corsa la quarta edizione dell'UltraBericus un trail sui monti Berici caratterizzato da una lunghezza che tenta e dalle pendenze corribili, in altre parole 66 chilometri e 2.500 metri di dislivello positivo.
Chi conosce Vicenza sa che intorno non ci sono monti ma solo colline, potete immaginare come i 2500 metri siano stati un continuo saliscendi in cui i primi correvano e gli altri arrancavano.
Per me doveva essere la prima uscita della stagione, quindi partivo umile e consapevole che avrei sofferto.
Gli ultimi lunghi risalivano alla maratona di Reggio Emilia dei primi di dicembre. Poi avevo iniziato a preparare la mezza e il massimo dei miei allenamenti finiva dopo due orette scarse di corsa...
E così, esattamente dopo due ore si è spenta la luce (nonostante non fossi partito velocissimo).
Al secondo ristoro un simpatico volontario mi ha incitato dicendo "Dai che manca solo 44 km, poco più di una maratona..."
Insomma, fortunatamente la testa ha tenuto più del corpo e oggi, pur dolorante, sono felice di aver fatto un bell'allenamento.
Sette i Road al via e sette quelli arrivati (e in una gara in cui si sono ritirati ben 150 dei mille partenti non è poca cosa).
In grande evidenza (come sempre) Ilaria Fossati, che non ho visto in partenza (e ovviamente non potevo vedere all'arrivo). Per lei una bella prova, il settimo posto di categoria e il titolo di primo Road al traguardo.
Subito dopo è arrivato Massimiliano Monaco che non ho riconosciuto, mentre Riccardo Biffi ha portato a casa un buon tempo appena superiore alle 10 ore seguito subito dopo da Mauro Modica che inizia alla grande il suo Challenge TURCO.
Io ho corso per buona parte della gara con Daniele Fedeli con il quale ho condiviso il traguardo, mentre Paolo De Berardinis è riuscito ad arrivare in fondo combattendo con il cancello orario.
Gara ben organizzata e da rifare. Essendo così in anticipo sulla stagione, si paga la scarsa preparazione (almeno io) e il fatto che sia molto corribile si trasforma in una tortura nelle ultime salite.
Buoni i ristori ed eccezionale l'arrivo in piazza dei Signori.
Ecco la classifica dei Road arrivati:
| Ultrabericus - 66km 2.500 D+ |
| atleta | time | pos ass | pos cat |
| Ilaria Fossati | 8:30:28 | 209/847 | 7 |
| Massimiliano Monaco | 8:32:04 | 215/847 | 99 |
| Riccardo Biffi | 10:08:27 | 549/847 | 103 |
| Mauro Modica | 10:19:20 | 585/847 | 115 |
| Daniele Fedeli | 10:47:52 | 673/847 | 135 |
| Franz Rossi | time | 674/847 | 136 |
| Paolo De Berardinis | 12:49:12 | 835/847 | 332 |
Buone corse a tutti e a risentirci al prossimo trail
Franz
P.S. una cronaca un po' più "raccontata" la trovate sul mio blog
![](https://live.staticflickr.com/65535/53538734664_5fccd4d8f1_q.jpg")
E' stato bellissimo e ricchissimo, me la sono goduta davvero...ogni tanto spegnere il cronometro e dimenticare di essere in gara fa bene...certo, alla fine devi fare i conti con un tempaccio lontano anni luce dalla mia prima edizione dell'Ultrabericus (2011, fatto nel senso contrario, visto che lo invertono ogni anno)ma ho portato a casa quella sensazione di pace che viene dall'aver condiviso delle belle amicizie e forse aver portato sollievo a chi ne aveva bisogno. Correre era l'ultimo dei pensieri sabato pomeriggio, e così ne è venuta fuori una gara davvero serena: non mi sono neanche accorta che eravamo già al tramonto, la luce rossa calava sui tetti di Vicenza.
E finalmente la lunghissima scalinata del Palladio, su cui nel 2011 (con pioggia!) avevo fatto un volo da rimanerci quasi....corro a fianco di una amica, stesso ritmo: i nostri passi sui gradini sembrano uno scherzo, stesso ritmo. Una musica, quella dell'amicizia, che al momento giusto ha saputo sostituire l'inevitabile senso di competizione tra le ragazze.
Una musica, che ci accompagna mano nella mano fino al traguardo in Piazza dei Signori!
Bella bella bella, grandissimi gli organizzatori che sono gli stessi della Trans d'Havet, manco a dirlo...uno dei trail italiani che preferisco!
E' iniziata la stagione, ma per ora resto innamorata dell'asfalto...fra quache mese..chissà... :-)
il mio primo trail attaccato come un cagnolino al mio maestro Massimo Barbieri.
non immaginavo una quantità di salite così ma nemmeno delle discese così difficili.
per me è stato davvero impegnativo ma davvero bellissimo.
Due cadute ma non mi sono fatto nemmeno un graffio.
i piedi sono due dirigibili.
le gambe non credo di averle più.
farei passare qualche settimana prima del prossimo trail :)
un abbraccio a tutti e forza Road.
p
Questo Ultrabericus sulla carta sembra semplice ma, complice s il fatto che siamo all'inizio della stagione, le difficoltà ci sono ed è impegnativo portarlo a termine.
Devo ringraziare Franz che mi ha tirato nei momenti bui, la sua maglietta viola era un riferimento continuo.
.....E poi il finale, con i lumini che indicavano la strada, gli applausi della gente sia incittà che all'arrivo....bello bello!!
Complimenti a tutti i road e alla mitica Ilaria, come sempre la migliore!