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Maratona Divina Pastora di Valencia

Inserito da Francesco Chemolli il 19/11/2012 alle 18:53 nella sezione strada

Mi ero preparato bene. Allenamenti seri, rigorosi. Rituali pregara, Hanna e io non ci eravamo fatti mancare nulla, incluso l'ossessiva verifica di siti di previsioni meteo, e il verdetto era unanime. Pioggia. Odio correre sotto la pioggia.

Ma qualche dio bonario e burlone mi ha voluto bene: quando ci siamo svegliati per la colazione c'era solo una velatura in cielo, e le strade erano appena umide per un temporale notturno. Ma questo ha voluto dire anche gran caldo: 22 gradi per una domenica di meta` novembre non sono uno scherzo. E infatti dopo una prima meta` gara passata in gran serenita`, 5 secondi piu` veloce del mio obiettivo, al 24esimo hanno iniziato a comparire i crampi che mi avrebbero accompagnato fino all'arrivo. Al 31esimo avrei voluto essere da qualsiasi altra parte. E poi la sete: al 37esimo avrei dato qualunque cosa per un bicchier d'acqua (grazie, sconosciuta fotografa!). E l'arrivo molto scenografico, una passerella sui laghetti artificiali correndo con tutto quello che avevo da dare, e il duro atterraggio sulla realta` quando, due passi dopo l'arrivo, ha iniziato a farmi male tutto.

L'organizzazione era perfetta: un bel padiglione in uno dei templi dell'architettura moderna, procedure rapide, tanti volontari. I ristori, mai piu` brevi di cento metri, ogni volta cento mani protese a offrire acqua, sali, frutta. Il percorso, l'intera citta` ferma (tranne una strada trafficatissima solo parzialmente chiusa). Manifesti pubblicitari, che invitavano la cittadinanza a fare il tifo - e tifo ce n'era davvero tanto, in molti momenti si correva tra due ali di folla. La 10k che partiva insieme alla maratona su un percorso parallelo e separato, che piu` volte si allontanava per poi riunirsi 500 metri dopo. E la musica: impianti da discoteca nei sottopassaggi attraversati, gruppi rock e tantissimi gruppi di percussioni africane e brasiliane. E il pettorale: "Valiente n. 2954, Francesco"

La ho amata; la ho odiata.
Tutta la spedizione Road ha portato a casa un bel risultato: qualcuno come me un PB, altri la prima maratona. Sono soddisfazioni.

Francesco

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arrivo sull'acqua
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