Cross Brianzolo: è ripartita la giostra!

Pensavo di aver fatto ormai una certa abitudine al Brianzolo. Anzi, mentre ci stavo andando, sabato scorso, credevo che tutta ‘sta enfasi che avevo messo nei racconti delle precedenti edizioni, in fondo era più un divertimento da narratore dilettante che altro...
Invece, porco cane, appena arrivato sul campo gara di Cantù – tradizionale prima tappa del Campionato Brianzolo di Corsa Campestre – sono stato sorpreso dallo spettacolo dei gazebo e delle persone già impegnate nel riscaldamento, facendo slalom tra quelli che invece chiacchieravano beati, sotto un sole tiepido, in una luminosa giornata di inizio gennaio.
Mi è sembrato di venire catapultato in una piazza di altri tempi o, meglio ancora, in una vecchia fiera contadina, di quelle a cui mi portavano da bambino. E ancora più bello è stato cercare tra i presenti le facce di tutti quei giovanotti con cui ormai da anni condivido la partenza in prima batteria.

Secondo tradizione, i primi che incontro sono il GP e il Maurizio. Parentesi, quest’ultimo non è socio Road, ma lo perdono perché lui, il Maurizio, è membro dell’atletica San Maurizio. E chi ha cuore di contestargli una scelta del genere?
Detto questo (altra parentesi: il GP si è fatto crescere la barba), mi lascia perplesso il fatto che i due siano seduti sul prato da soli. E il Fausto? E i Cremellas? Niente, non ci sono!
Per la prima volta da anni (!!) il campo gara del Brianzolo non vede la presenza del gazebo dell’Atletica Cremella; e io che ero anche arrivato con tanto di bottiglia di prosecco per festeggiare l’inizio del campionato e per ringraziarli dell’ospitalità che certamente avremmo chiesto anche quest’anno, armati della nostra ormai proverbiale faccia tosta!

Niente. Niente Fausto, niente Tiziano, assente il Bruno! Solo il Paolo, vecchia roccia, non molla un metro e si presenta preciso all’appuntamento. In compenso il nostro gruppetto bianco-blu-arancio è meno sparuto del solito: oltre agli indomiti GP, Piermario e Mister Scala, possiamo vantare ben due ladies, Bianca (anche lei fornita di bottiglia di prosecco, ché la classe non è acqua!) e Lorella; e poi, Marco Valvassori, Gianluca Crespi (per gli amici l’avvocato), il prode Cristiano Marchese e il Gianni, che – pur non essendo più Road – corre sempre forte e lotta insieme a noi. Infine, presente da spettatore Mario Storm Tempesti, che però si è impegnato a gareggiare nelle prossime tappe.

Piccolo giallo prima del via: il Piermario non risulta nella lista degli iscritti. Serpeggia una certa preoccupazione, fino quando il nostro Ultra-atleta si presena e annuncia: “Beh ragazzi, eccomi qui. Ho appena incontrato anche ol Lucio quindi tutto in ordine, possiamo partire. No?”. Siamo tutti contenti per la notizia, ma è il GP ad apparire decisamente rinfrancato! Il campionato del GP è fatto di alcune certezze. Una di queste, di cui parleremo dopo, non è più tale. L’assenza del Lucio sarebbe stato troppo anche per lui!

Facciamo il consueto giro di ricognizione. Il percorso è leggermente cambiato rispetto allo scorso anno ed è particolarmente secco, a causa della mancanza di pioggia da settimane. Sono dettagli che non ci distraggono dalla discussione del tema più importante della giornata: “Ma è vero che cambierà il campo gara della tappa di Briosco?” La risposta è che non si capisce. Di fatto il punto di ritrovo è cambiato, ma, essendo molto vicino al precedente, potrebbe anche essere che la gara si corra sullo stesso terreno. E’ però questo un tema che resterà aperto fino a sabato prossimo e che quindi agiterà i sonni di tutti noi (ma principalmente del GP) per tutta la settimana (per non parlare delle scorse settimane).

Prima di partire un’ultima piccola sorpresa, protagonista sempre il GP, che mi regala una maglia celebrativa del 3° Campionato Brianzolo di Corsa Campestre. Un oggetto decisamente vintage, dato che quello che sta per cominciare è il 33° appuntamento con il Cross Country della Brianza!
Decidiamo che correrò con quella maglia e andiamo alla partenza. Qualche faccia in effetti manca, ma non siamo pochi, probabilmente merito dei “giovani” – nella categoria quest’anno entrano di diritto i nati nel 1969...

Partenza! Questa volta lo sparo non mi sorprende e andiamo. Come sempre, parto dal fondo, così qualcuno riesco a superarlo e questo fa molto bene alla mia autostima! Cerco di vedere dove sia il Maurizio e comincio a inseguirlo. Ci appaiamo abbastanza in fretta e ciò mi rende contento. Vado avanti qualche metro e mi pare di vedere il GP. Provo ad allungare un pochino e mi viene da ridere perché, tutte le volte che ho cercato di raggiungerlo, poi sono clamorosamente scoppiato.
Beh, questa volta lo raggiungo, lo tocco e gli dico che era tanto tempo che sognavo di toccarlo in corsa (non vi dico dove, ma sono certo che avrete capito). Spero di riuscire a non farmi seminare; invece, del tutto sorprendentemente, mi rendo conto di riuscire a stargli addirittura un po’ davanti.

La faccio breve: ho allungato sul GP e ho raggiunto pure il Marco. A questo punto mi sono detto che avrei potuto provarci, per una volta, ad arrivare davanti agli altri Roads (ma solo perché il Gianni e il Lucio corrono sotto un’altra bandiera...).
Grazie agli incitamenti del Mister, cerco di capire quale sia il mio vantaggio. La seconda parte dell’ultimo giro è un piccolo calvario, come è giusto che sia in una campestre. Comunque arrivo alla fine, maledicendo il cambio di tracciato, quello nuovo è di 200 metri più lungo dei 6 chilometri ufficiali e ringraziando il buon Dio di avermi preservato le coronarie.

Da qui in avanti, comincia la parte divertente, fatta di thé caldo, panettone, prosecco e risate. Tanto sono gli altri a correre adesso, prima le donzelle e poi i “ragazzi” 40enni. Per me, dopo la corsa, c’è il ritorno a casa pedalando. Da non trascurare, in questo senso, il fatto che il rientro sarà sostanzialmente in discesa; che, se sei in bici, è sempre un bel vantaggio...

Vi allego i risultati di giornata e vi do appuntamento alla prossima tappa. Sarà sabato 19 gennaio a Briosco, dove – fino allo scorso anno – si correva sul tracciato più bello dell’intero circuito, fatto di salite, discese, risalite, contropendenze e chi più ne ha più ne metta. Solo sabato scopriremo se la magia continua o se sarà solo un ricordo...