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Mondo Ultra: domenica c'é il Passatore!

Inserito da ste_scal il 26/05/2017 alle 13:11 nella sezione Ultra

E’ maggio e, come sanno i più esperti, questo è il mese clou della stagione Ultra. Queste le settimane in cui vanno in scena due classicissime dell’ultramaratona, la Novecolli Running e il mitico Passatore.
Se la prima delle due competizioni ha avuto il suo epilogo settimana scorsa, in contemporanea con l’arrivo dei ciclisti, sul lungomare di Cesenatico, la seconda si svilupperà come da tradizione nell’ultimo fine settimana del mese, allorché migliaia di ultramaratoneti partiranno dal centro di Firenze – sabato pomeriggio alle 15 – per arrivare durante la notte o la mattina dopo nel centro di Faenza.

Anche quest’anno il Road ci sarà. Tredici soci sono tra gli iscritti al Passatore 2017, saranno loro a contendersi il titolo sociale della 100 km su strada.
Capitano di giornata, indubbiamente Giuseppe Degrassi, alias Pucci, il quale si presenta al via di Firenze con in tasca il titolo italiano SM80 della 50 km su strada, condito dalla miglior prestazione italiana di categoria, conquistato il mese scorso alla 50 km di Romagna. Un osso duro il Pucci, meglio non avercelo attaccato alle caviglie sulle rampe della Colla!
Insieme a lui, altri reduci dalla 50K di Romagna ma anche alcuni assoluti neofiti della 100 km. Da sottolineare la presenza, tra le donne, di Cinzia Maverna, che sabato scorso ha affrontato il percorso “corto” della Novecolli. Corto tra virgolette, ovviamente, visto che si tratta sempre di scalare quatto dei nove colli, partire da Cesenatico e arrivare al traguardo in cima al Barbotto, dopo 84 km di corsa ininterrotta!
Forza e coraggio a lei e a tutti gli altri soci Road per la trasferta al Passatore. Troverete le prestazioni di ciascuno, lunedì mattina, nel consueto articolo sui risultati strada-ultra del weekend.

Il Passatore sarà l’occasione, per il team Road Runners di ultramaratona di guadagnare punti e posizioni nella classifica del GP Iuta, che attualmente ci vede al 7° posto.
Il nostro capitano, Piermario Sasso, sostiene che, con i risultati dei soci che arriveranno a Faenza, possiamo scalare almeno due posizioni in classifica.
Ed è sempre l’esperto Piermario a descrivere così le atmosfere romantiche del Passatore, per coloro che sono in procinto di partire quest’anno per Firenze ma ancora di più per chi ci vorrà provare nei prossimi anni:

Il Passatore è una corsa, come tutte le altre.
Ma il Passatore è anche il totem degli ultamaratoneti, la corsa-mito per eccellenza, il traguardo che tutti sognano, o si illudono di raggiungere. I risultati del 2016 parlano di 2.047 atleti classificati, 500 ritirati, 26 squalificati: questi numeri lasciano intendere molto. Ma non tutto.
Perché il Passatore è anche un viaggio, che comincia alle tre del pomeriggio del sabato nell'afa di Firenze, a due passi da piazza della Signoria, e si conclude a Faenza in una piazza ancora più bella: piazza della Libertà. Per alcuni, l’arrivo è poco dopo il tramonto, per molti a sera inoltrata, per moltissimi altri a notte fonda o poco prima dell'alba, per i più esausti alle prime luci del mattino o quando è giorno fatto.
Un viaggio non è mai soltanto un trasferimento da un punto a un altro della carta geografica; un viaggio è una scoperta, di luoghi ma anche di sé stessi. Al Passatore l'aspetto psichedelico è accentuato dal fatto che la seconda metà della corsa si svolge, per molti, nel buio della notte: chi ci metterà 6 ore per raggiungere la vetta del passo della Colla, voltandosi indietro avrà l'immagine del sole al tramonto dietro le montagne dell'Appennino. Un passo oltre ed è già buio: inizia la discesa sul versante nord della montagna fino a Marradi (patria del poeta Dino Campana).
E poi la notte, il silenzio (salvo il rimestìo e lo sbatter di porte dovuto a qualche... autostoppista) e la stanchezza... fino all'incantevole paese di Brisighella. E infine gli ultimi 10 km per arrivare a Faenza, quando capisci che puoi farcela e le forze ritornano. E l'ultimo chilometro lungo quel viale diritto che non finisce mai, un correre come sospeso, fuori dal tempo, e ti chiedi se sei ancora tu, che cosa è rimasto di te dopo tutta quella fatica, la sete e il vomito. E la risposta la trovi proprio nella piazza, all'arrivo: perché il cuore ti scoppia dentro ed è come tutte le altre volte in cui sei stato davvero felice.


In bocca al lupo a tutti i nostri “passatori”, ci si aggiorna a settimana prossima per nuove gare e nuove avventure nel mondo ultra, non solo su strada ma anche trail.

Il team Ultra RRCM

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Cento storie diverse alla 100 km del Passatore: anche il Road scriverà la sua
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