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Le Porte di Pietra

Inserito da Franz.Rossi il 30/09/2008 alle 09:42 nella sezione cross & trail

Se me lo avessero detto prima che esistono panorami così maestosi in val Borbera non ci avrei creduto.
Se mi avessero detto durante la gara che avrei potuto iscrivermi di nuovo, non ci avrei creduto.
Se mi avessero detto alla fine della gara che avevo impiegato quasi due ore meno del tempo massimo, non ci avrei creduto.

Ma a volte bisogna staccare il cervello e far parlare il cuore.

Era la mia prima volta su un percorso così impegnativo: Le Porte di Pietra è un'ultra trail in autosufficenza, cioè 70km in montagna con un disvlivello positivo di 4.000 metri, portandosi dietro cibo, acqua (una scorta di 2 litri), abiti di riserva, giacca a vento.
E' organizzata da Gli orsi, un gruppo famoso nell'ambiente (vedi sito).
Tra essi c'è Checco Galanzino, ospite al Road l'inverno scorso per presentare Un milione di passi, la sua traversata dei quattro principali deserti del mondo.
E alla fine ci aveva invitato a questa gara.

Eravamo in sei Road, 5 sulla lunga e 1 sulla corta (che sono sempre 30km con 1.600 mt di dislivello positivo).
Ma ad essere sinceri l'appartenenza ad una società sfuma rispetto ad uno spirito più forte che unisce chi corre questo tipo di gare.
Abbiamo passato la notte in una palestra, attendendo le 3 del mattino quando ci siamo alzati e abbiamo fatto colazione.
La partenza era fissata per le 4 in modo da lasciare tempo a tutti di terminare la gara.

I ricordi fluiscono come immagini.
La partenza tra i fumogeni rossi, con circa 180 persone con la lampada frontale e gli occhi spiritati.
La prima incredibile salita: dal ponte di legno simbolo della gara, una fila di luci saliva dritta nell'oscurità verso il cielo.
La costellazione dell'Orsa che brillava in cielo.
Le facce diventate amiche nel continuo rincorrersi, i volontari del soccorso come angeli luminosi nella notte, e finalmente il chiarore dell'alba ad est.
Il secondo ristoro, 20 km dopo la partenza, con il tempo limite di 5 ore. E la gioia di aver passato il primo cancello così in anticipo.

Poi i boschi quasi fatati, faggi e castagni, grandi rocce, silenzio rotto solo dai tuoi passi e dal ritmico clangore dei bastoncini.
E ancora salite e discese e salite, nuovi orizzonti che si aprono ad ogni cresta.
I volontari che ti mostrano la strada che hai fatto (e non ci puoi credere) e quella che devi fare (e non ci vuoi credere).
Finalmente la croce del monte Antola, quasi una sorpresa. E poi giù a capofitto per sei chilometri per raggiungere il secondo cancello.
Di nuovo ampiamente nei tempi. Un obbiettivo importante, salvo poi guardare avanti e sapere che mancano 30km e 1600 metri.

Ancora salite, qui conoscono solo la massima pendenza, la "direttissima" alla vetta.
Ancora discese, con i piedi che iniziano a dolere e il camel bag che sobbalza sulla schiena.
Daniela, che con me ha condiviso anche questa incredibile avventura, mi da il cambio: lei tira in salita, io passo davanti in discesa.
Passo e corsa e passo e corsa... senza mai rallentare troppo, senza mai bruciare troppe energie.
E quando ormai pensi che le creste sulle quali stai salendo e scendendo non finiranno mai, in lontananza le antenne dell'ultima vetta.
Ultima salita e poi giù in discesa per recuperare tutto quello che si può.
L'ultimo ristoro: mancano meno di sette chilometri, un'inezia in confronto alla strada fatta.
Finalmente le case del paese, sorpassiamo ancora persone che camminano ma vorremmo trascinarle con noi, per arrivare insieme.

Il gonfiabile e le note della Radetky March.
Stanno premiando le vincitrici.
Il cronometro all'arrivo segna 13 ore e 12 minuti.
Non sembra vero che siamo partiti lo stesso giorno.
Non sembra vero che abbiamo chiuso oltre un'ora prima del tempo che ci eravamo prefissati.
E di corsa in doccia e poi in auto per un appuntamento di lavoro la domenica sera.
Con un nuovo livello di consapevolezza raggiunto. Il limite è stato spostato ancora un po' oltre.

Franz

Ecco i risultati dei Road Runners presenti:

PosPettAtletaTime
8957Paolo Queirolo12:37:29
11247Franz Rossi13:12:39
12188Marco Perini13:26:02
14153Luciano Burro14:52:28
14746PierMario Sasso15:13:51
PosPettAtletaTime
58602Enrico Mariani4:17:39


Tra i partenti anche Francesco Del Vecchio che purtroppo è stato colpito dalla maledizione di Montezuma e ha dovuto fermarsi.

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Commenti
  • tri-vasco 30/09/2008 alle 10:51:39 rispondi
    bellissimo
    ...bellissimo...sta salendo sempre più la voglia di provarci...
    In ogni caso complimenti, per il racconto e soprattutto per aver spostato il limite un po' oltre (è la cosa che tutti cerchiamo, in fondo!)
  • fedecata 30/09/2008 alle 10:52:02 rispondi
    Mitici!
    complimenti ragazzi!
    aspetto qualche foto!

    fede
  • IM4Max 30/09/2008 alle 12:01:44 rispondi
    bravi!
    Complimenti a tutti in particolare a Marco che poche settimane fa dopo 17 ore non aveva potuto continuare la UTMB...ma aver finito la PdPietra (e incamerato i 2 punti di qualificazione) significa che prossimo anno proviamo ad essere di nuovo li tutti quanti? ...anche il fotografo? Ne parliamo sabato a Courma + o - sobri dopo l'Arrancabirra.
    W lo SkyRoad
  • artiglio 30/09/2008 alle 12:08:07 rispondi
    CHE INVIDIA...
    Ma riuscirò mai io a fare cose del genere?
    Intanto i miei complimenti ai finisher per l'impresa, e anche ai non finisher (ma la maledizione di Montezuma non dovrebbe venire solo quando si va all'estero?)
  • cristiano.neri 30/09/2008 alle 12:19:03 rispondi
    Veramente tosta e tosti soprattutto voi che l'avete fatta. Giovedì al Giuriati ho trovato Piermario che mi ha detto di aver corso molto e di essere un po' stanco. Vedo però che la stanchezza è passata alla svelta. Accidenti che spirito! Cristiano
  • mbell1957 30/09/2008 alle 13:02:41 rispondi
    tutto ciò ...
    ... contribuisce a farmi tornare la voglia di trail in montagna e di riprendere - certamente per gradi - un discorso interrotto nel 2003 dopo i tentativi fatti al Cro-Magnon e al Templiers.
    Franz, sarebbe carino inserire sul sito un calendario (o una lista di proposte) di queste manifestazioni.
    Massimo
  • Lucky 30/09/2008 alle 13:52:21 rispondi
    sarà che corro da poco, ma già la maratona mi sembra eccessiva figurarsi 70 km con quei dislivelli....
    complimenti a tutti, in particolare al grande PierMario reduce dal 5.000 in pista!
    Luciano
  • gioale 30/09/2008 alle 16:06:44 rispondi
    carissimo Franz..
    .. con i tuoi bei racconti degli ultra trial ti confesso che mi fai venire tanta voglia, però come spesso ripeto non si può fare tutto (e bene)e allora mi concentro sul "mio" triathlon che mi sta dando ancora grandi soddisfazioni e continuerò a leggervi con piacere e con un po' di invidia. Complimenti a tutti! giorgio il grigio.
  • Atman 30/09/2008 alle 18:46:30 rispondi
    Grande forma
    Caro Franz, martedì ti avevo visto decisamente brillante guidare Matteo lungo i percorsi della montagnetta, ma con questo risultato mi hai sorpreso oltremodo.
    Mentre tu volavi alle Porte di Pietra io arrancavo alla MI-PV.
    Comincio a pensare che a Venezia sarà duro starti dietro.

    Complimenti
    Gianpiero Leggieri
  • saracche 01/10/2008 alle 12:36:30 rispondi
    MA
    che bel racconto, complimenti per l'impresa, mi hai fatto quasi venire voglia di provare...
    scherzi a parte bravissimo dev'essere molto emozionante finire un'impresa del genere sopratutto se si ama la montagna.
    Angy
  • califfo57 02/10/2008 alle 08:54:19 rispondi
    grandi...
    veramente grandi, mi inchino alla vostra tenacia, caparbietà ed al coraggio che avete avuto anche solo a pensare di partecipare ad una esperienza del genere...bravi tutti!
    Hai ragione Attilio, che invidia!
    Mi unisco inoltre agli apprezzamenti di Andrea, Giorgio ed Angela nei confronti dello stile narrativo di Franz che riesce davvero a comunicare forti e vivide emozioni con i suoi reportage. Complimenti Franz.
    Una riflessione su questo genere di avventure; dopo il consolidato tri-Road, che và fortissimo, ora Massimiliano battezza questa compagine di coraggiosi “SkyRoad”, forse aprendo un ennesimo settore nelle attività del Club, e devo dire che questa definizione mi piace.
    Infine concordo con Massimo che sarebbe bello trovare sul sito un calendario di questo tipo di eventi; io neanche sapevo dell’ esistenza di questa corsa.

    Paolo Gobbo