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Dolomiti Sky Run 2014 131 km 10600 D+

Inserito da sgiannetti il 14/07/2014 alle 11:55 nella sezione cross & trail

Ciao a tutti i Soci,
Dolomiti Sky Run, ovverosia l'Alta Via nr 1 delle Dolomiti che unisce Ferrara di Braies a Belluno: 136 km e più di 11.000 metri di dislivello positivo questo il programma di questa nuova gara nata all'inizio dell'anno con il proposito di correre e camminare tra le mitiche montagne dolomitiche.
E questo, in effetti, è quello che abbiamo fatto per 90 km con il naso all'insù ad ammirare 5 Torri, Latemar, Civetta, Pelmo, forcelle varie etc etc.

Ma la prima notte di gara ha già evidenziato i problemi di un'organizzazione forse improvvisata, forse un pò tirata nei mezzi; ristori poco forniti, prima base vita al Passo Falzarego con tende aperte mentre pioveva misto a neve, tracciatura a volte minimalista, personale di soccorso assente nei punti critici del tracciato.
Io ho avuto fortuna sulla forcella Lagazuoi di trovare uno squarcio di sereno senza nebbia e non ho avuto problemi a salire, molti hanno fatto fatica a trovare la traccia anche per il forte innevamento ancora presente.
L'alba è stata stupenda e rimarrà nei ricordi, ma martoriato dallo stomaco vuoto al Rifugio Coldai alle 7 del mattino ho perso mezz'ora e pagato 5 euro un brodino con pastina perchè a quell'ora non facevano la pasta e il tavolo del ristoro offriva poco.

Il nevaio subito dopo è stato l'emblema della disorganizzazione in quanto tutti i volontari sapevano e dicevano che c'era un sentiero più basso senza neve ma la tracciatura nessuno l'ha spostata.
Al passo Duran (km 85) ho meditato seriamente il ritiro ma poi ho ripreso sperando di arrivare ad un finale meno impegnativo.
Mai speranza è stata più vana! Ho fatto da solo e sotto una leggera pioggia l'interminabile single track sempre più stretto sempre più esposto sempre più attaccato ai bastoni (ho le vesciche alle mani!) sempre più affamato.
Ho corso tutta la noiosa discesa fino al fondo della Valle Agordina e intanto si erano fatte le 20.30.
Gli ultimi 24 km sono stati assurdi, sentieri a mezza costa con salite ripide, sentieri sporchi con l'erba alta, con altri passaggi esposti o sotto i tralicci dell'alta tensione e 3 dico 3 guadi di cui uno da fare bagnandosi ben bene fino ai polpacci!

In questa fase mi si è aperta una piaga sotto il piede sinistro ed ero in coppia con un ragazzo di Torino ridotto male dall'infiammazione della bandelletta. Altre 3 ore e mezza per fare dalla Muda all'ultimo ristoro con un assurdo rimbalzo di informazioni su quanto erano i km tra i due punti 12 km poi 14 km poi nessuno è informato tutti la sparano a caso.
All'ultimo ristoro ho dovuto fare la predica al mio socio di strada che voleva mollare e persa altra mezz'ora abbiamo affrontato con lento cammino, ormai energie ridotte al minimo le ultime assurde rampe per guadagnare la collina finale prima di vedere le luci di Belluno.
Bontà loro gli organizzatori hanno aggiunto un ristoro a 7 km dall'arrivo ma tanto oltre a qualche scorza di pane e le onnipresenti crostatine più i rimasugli di frutta secca e 2 banane e mele contate non c'era.
Nel finale in effetti dopo tanto cammino avrei potuto correre ma il mio compagno che intanto faceva fatica anche a camminare ma sostenuto da un fisico notevole e dalla volontà di finire mi ha condizionato ad aspettare, poi alla fine fare mezz'ora in meno non cambiava nulla.
Alle cinque alla seconda alba ero all'arrivo, lì per fortuna il servizio Pasta era in perfetta funzione e me ne sono sparato un bel piatto.

Il viaggio è stato lungo, due notti intere passate fuori, sofferto troppo, anche se i primi 90 km sono sicuramente da ricordare tutto il resto sicurezza, ristori, informazioni, tracciatura deve migliorare.
La strada è ancora lunga....

Stefano

Questi i risultati dei due Road finisher:

Dolomiti Sky Run
131km - 10.600 mt D+
atletatimepos
STEFANO Giannetti34:59:2784/143
FRANZ Rossi38:59:20124/143

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Commenti
  • paulrunner 17/07/2014 alle 13:37:52 rispondi
    Bravi
    Bravi ovviamente per aver terminato una gara con un dislivello così accentuato in rapporto alla distanza da percorrere. Bravo anche Stefano (finalmente salite-e-non-solo-camminabili)per l'accurata descrizione delle carenze organizzative. Siamo troppo spesso abituati, una volta superato il problema, a ricordarci solo le emozioni (e come non averne di fronte alle cime dolomitiche!) ma invece è giusto fare il punto anche sulle disfunzioni 'umane', rilevate anche da molti altri concorrenti, sperando che questo spinga gli organizzatori a farne tesoro ed a migliorarsi nella prossima edizione. Anche perchè chi affronta queste gare comunque dificili, al di là della sua ovvia e indispensabile preparazione, deve sempre poter contare su una logistica puntuale ed efficiente.

    forever on the road!
    Paolo Valenti




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