Trail Ardechois, 27 Aprile 2013 - Desaignes

Che dire di questo Trail tra le montagne francesi scelto per iniziare la stagione e scaldare i motori prima dei grandi appuntamenti.

Iniziamo.....
Il Trail l'Ardechois, assai conosciuto e partecipato in Francia (oltre 1.850 iscritti tra le diverse distanze)aveva attratto la curiosità mia (Marco) e di Cristina nel dicembre 2012 perché si svolgeva in una zona a noi meno conosciuta e piena di interessanti paesini medievali e castelli da fiaba.

Partenza e arrivo a Desaignes, paesino sperduto nelle montagne dell'Ardèche nel cuore della Francia. La partenza del percorso 98km è fissata per l'alba delle 4, noi scegliamo di soggiornare a pochi km ed arriviamo giusto 30 minuti prima della partenza. Il villaggio é silente il cielo plumbeo, inizia a piovigginare e poi a diluviare ma le temperature non sembrano proibitive.

Ecco il via, seguito da scoppiettanti fuochi artificiali e fiaccole. Ci ritroviamo già dopo pochi km di asfalto in salita a correre immersi nelle montagne. Si sale si sale senza interruzione, non è quello che uno potrebbe definirei un buon riscaldamento ma l'adrenalina aiuta e le gambe iniziano a svegliarsi. I 22km che separano dal 1° ristoro scorrono abbastanza veloci anche se la prima salita importante e discesa tecnica devono essere percorse con attenzione per via della pioggia e il fango.

Siamo a St Jean Roure, un veloce ristoro e si riparte. Cristina é in 8° posizione. Il tempo inizia a peggiorare e al 30°km proseguendo in salita verso il secondo picco inizia a nevicare, la temperatura si abbassa pesantemente e la visibilità cala, peccato perché il paesaggio doveva essere molto bello. Arriviamo al 2° ristoro a Labatie d'Andaure 45°km, minuscolo paesino ed i concorrenti iniziano a diradarsi sempre di più e a ritirarsi per non essersi adeguatamente equipaggiati.

Al 3° ristoro, Rochepaule 64°km, stiamo congelando, le mani faticano a muoversi, Cristina non riesce neanche a tirare fuori la borraccia dal freddo e deve gestire i gel con i denti. Io decido di fare uno strappo alle regola di "solo zuccheri" e tracanno un minestrone e un pezzo di pane che per la cronaca non mi faranno assolutamente nulla, contribuendo, invece a riscaldarmi (anche lo spirito) e a farmi ripartire.

Cristina ed io decidiamo per il cambio giacca-guanti approfittando del santo supporter che ci segue e che non avremo più occasione di vedere fino all'arrivo. Si riparte, la neve diventa sempre più fitta, ora é una vera tempesta, é anche difficile vedere la segnaletica del percorso e perdiamo la traccia numerose volte. Si fa fatica a stare in piedi e infatti Cristina ed io cadiamo numerose volte procurandoci alcune escoriazioni.

Arrivati all'88°km in cima al Passo, giriamo intorno al lago innevato e finalmente vediamo la lunga discesa verso l'arrivo resa ancora più tecnica per le condizioni del tempo. Via, via con tutto quello che é rimasto in corpo, io parlo da solo mentre Cristina non ho ancora capito se piange o recita qualche preghiera emettendo strani lamenti, so che sta soffrendo.

La incito a non mollare, si vede l'arrivo e dovrebbe aver guadagnato una bella posizione. Eccoci, il ponte, l'arco...Cristina é 2° assoluta ed io sono 14° di categoria...un abbraccio, un bacio nella sofferenza e nella gioia che ci unisce sempre.

Marco

P.S. per le condizioni proibitivi la gara é stata sospesa qualche ora dopo